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Atypical 3 Recensione

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L’autunno di noi grandi amanti seriali non poteva che iniziare con la terza stagione di Atypical, in uscita sul nostro catalogo a partire dal primo Novembre. Sam Gardner e famiglia sono tornati e si sono seduti insieme a noi, pronti ad affrontare una stagione ricca di emozioni. Ancora ricordiamo con stupore l’uscita della prima stagione, in quelle che ormai è il lontano 2017. Ricordiamo anche la critica, sorprendentemente positiva, che ha permesso al personaggio di Sam e della sua famiglia di raccontare lo stile di vita di un giovane ragazzo autistico voglioso di indipendenza, un personaggio che si vuole affacciare a viso aperto davanti alla porta della sua vita. Perciò, vi starete chiedendo che cosa avranno questi personaggi unici da raccontarci, anche in questa terza stagione. Non ci crederete, ma è molto più di quello che abbia potuto ammirare fino alla stagione passata.

Il vero nucleo della trama

Abbiamo constatato, per gli scorsi 18 episodi, quanto sia stato difficile per Sam (Keir Gilchrist) e la sua famiglia affrontare la costante evoluzione della vita di un giovane adolescente autistico. Dalla ricerca del suo primo amore, alla voglia di indipendenza, a quella di voler diventare qualcuno che conta all’interno della società. Queste sono solo alcune delle caratteristiche che abbiamo affrontato prima della terza stagione. Ora Sam è finalmente un giovane universitario, e come ogni nuovo cambiamento, dovrà avere a che fare con un cambiamento in costante cambiamento. La vita da studente non è mai semplice per nessuno, ancora di più per un giovane speciale e talentoso come lui. Questo personaggio è in crescita costante, ma con lui anche il mondo attorno a se. Il ritmo frenetico dello studio è come un treno che corre, troppo veloce per essere raggiunto. Questa stagione non porta solamente il nome di Sam, ma anche della sua famiglia, dei suoi amici e della sua fidanzata Paige. Tutti personaggi caratterizzati alla perfezione, meglio delle stagioni passate perché anche loro, come il protagonista, si mostrano a noi durante questa fase di crescita. Possiamo affermare con certezza che Atypical, a questo giro, ci abbia distolto per un momento dal messaggio principale per raccontarci di problematiche ben diverse, fuori dallo spettro autistico.

L’emozione è l’ultima a morire

Potrà sembrare paradossale, ma questi nuovi episodi hanno innalzato il flusso dei condotti lacrimali dei suoi spettatori. Quanti pianti, quanta emozione, quasi come se fossimo sulle montagne russe. Ci siamo sentiti piccoli adolescenti per un momento, abbiamo ripercorso le piccole turbe giovanili delle scuole superiori, la sensazione che ci ha pervaso quando ci siamo affacciati nel mondo reale. Atypical, a questo giro, ci ha insegnato a non affrontare tutto come se fosse in bianco e nero. Il distaccamento parziale dal protagonista (per brevi tratti) ci ha resi più coscienti del vero mondo che circonda i giovani Sam e Casey Gardner (Brigette Lundy-Paine). I loro amori, le loro vite scolastiche e persino il loro futuro ci appartiene. Siamo sicuri nell’affermare che i nuovi episodi di questa piccola serie potrà trasportarvi in un flusso di emozioni non indifferente.

Una porta sul mondo maturo

Non solo giovani adolescenti turbati e in preda alla pubertà. Anche il mondo adulto si affaccia su Atypical in tutto il turbolento splendore. Come abbiamo più volte affermato, tutto il cast della serie ha attraversato la sua fase di crescita personale all’interno della trama. Questo vale anche per i pilastri portanti della storia di Sam, ovvero i suoi genitori Elsa e Doug Gardner (Jennifer Jason Leigh e Michael Rapaport). Avevamo lasciato la seconda stagione con la tragica conseguenza di un adulterio, non ben metabolizzato per tutti gli episodi. Sarà un piacere scoprire come la maturità prende forma anche in problematiche di tutti i giorni, come quella di dover ricostruire un matrimonio all’apparenza distrutto. È stato importante trasmettere le dinamiche comuni di una famiglia che tenta di rimanere a galla, famiglia simile ad altre milioni nel mondo.

Per quanto ci riguarda, questo viaggio da ben tre stagioni ha fatto nascere e crescere una trama forte ed indipendente. Ne consigliamo la visione non come intrattenimento passivo, bensì come un attivo momento di ricreazione. Il finale degli ultimi episodi ci è parso molto aperto, probabilmente per un’ultima quarta stagione. Ancora non è stato reso noto il rinnovo per un’altra stagione, ma siamo fiduciosi per il futuro di Atypical.

Intanto vi ricordiamo che è già disponibile su Netflix a partire dal primo Novembre!

7.9

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Regia

7.0/10

Sceneggiatura

8.5/10

Cast

8.5/10

Colonna sonora

7.5/10

Pros

Emotività sempre presente e significativa

ottimo andamento degli episodi

Più coinvolgente delle passate stagioni

Cons

Spesso si perde di vista la trama principale

Fonte: NerdPlanet

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